lunedì 4 giugno 2007

Scudo Stellare?

Scudo stellare, versione New Europe.
Un sito missilistico Usa nel cuore dell’Unione Europea? Varsavia e Washington trattano. E la Vecchia Europa?
A seguito delle indiscrezioni riportate dal Guardian, un imbarazzatissimo John Bolton, sottosegretario di stato Usa per il controllo degli armamenti, ha dovuto confessare: da diversi mesi Washington ha avviato colloqui riservatissimi con i governi di Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria quanto alla costruzione di un enorme sito missilistico interrato contenente vettori intercettori destinati a neutralizzare eventuali minacce balistiche provenienti del Medio Oriente (leggi Siria e Iran). Il sito sarebbe composto da più parti: il sito balistico vero e proprio da collocare su territorio polacco, nonché svariate stazioni radar di copertura piuttosto imponente (parliamo di circa 100 km2 di territorio da utilizzare, quindi da espropriare) da costruire su terreno cèco, ungherese e slovacco.
[…] in un clima di sospetti, di quasi cospirazione trattano con gli Usa per la costruzione di un sito militare che, ove realizzato, sconvolgerebbe tutte le prospettive di politica estera europea in materia di Medio Oriente.
[…] L’Unione Europea, cadendo dalle soffici nuvole di Bruxelles, scopre da un giorno all’altro che nel cuore del suo territorio gli Usa costruiranno la loro più importante installazione militare d’oltreoceano. Insediamento che tra l’altro contraddice in pieno i principi espressi dal trattato ABM (Anti-Ballistic-Missile) strenuamente difesi dall’Europa.
[…]Ma perché un comportamento simile?
Come funzionerà lo scudo stellare?
I principi generali su cui si basa il sistema antimissilistico statunitense è semplice in linea di principio: un missile americano dotato di un sistema di detector, e guidato da sistema radar da terra, viene lanciato contro l’invasore e lo distrugge. A quanto pare il difficile viene quando si tratta di metterlo in pratica. Il progetto di base ha un costo stimato di 27 miliardi di dollari per un periodo di vent’anni e basato su un’unica base radar di intercettazione, una spesa complessiva che può comunque lievitare fino a 50 miliardi di dollari e oltre. Ovviamente, all’aumentare della complessità del sistema aumenta anche la richiesta in denaro per metterlo in piedi e mantenerlo efficiente. L’idea di base del progetto dello scudo spaziale proposto da Clinton prevede che un qualunque razzo spaziale nemico sia intercettato e distrutto ben al di sopra dell’atmosfera. Al momento del lancio di un missile ostile entra immediatamente in azione un sistema di sensori spaziali che danno indicazione dell’effettuato attacco al sistema di radar a terra (il più potente mai realizzato), che non solo procede all’individuazione precisa dell’orbita ma decide anche il sistema per contrastarlo. In quel momento dal centro di comando situato nel Colorado viene diretto il lancio del missile per l’intercettazione.
[…] L’ uso delle armi al fosforo fu raccontato da un documentario del nucleo inchieste di raines24 realizzato da Sigfrido Ranucci nel novembre del 2005. Guerre stellari in Iraq è una nuova inchiesta di Maurizio Torrealta e Sigfrido Ranucci. Il lavoro parte dall’ inquietante testimonianza di Majid Al Ghezali, primo violinista dell’ orchestra di Baghdad, che ha assistito ai duri combattimenti per la conquista dell’aeroporto da parte dell’esercito Usa. Al Ghezali racconta di aver visto i corpi delle vittime della battaglia ridotti nelle loro dimensioni e di aver sentito parlare dell’utilizzo di armi al laser. Anche il primario del General Hospital di Hilla, Saad al Falluji , racconta un episodio riguardante le orribili mutilazioni dei passeggeri di un autobus colpito a un posto di blocco americano da un’arma misteriosa e silenziosa. Il medico iracheno si stupisce di non aver riscontrato sui morti e feriti la presenza dei proiettili. I giornalisti di Rai News 24 hanno chiesto informazioni al Pentagono sull’ eventuale utilizzo letale di armi al laser, sui loro effetti e sul loro impiego nelle zone di guerra, ma fino a oggi non hanno ottenuto risposte. Partendo proprio da queste testimonianze, l’inchiesta di Rai news 24, analizza l’attuale impiego di una nuova tipologia di armamenti, destinata a segnare il passaggio epocale dalle armi "cinetiche" a quelle a energia. Dispositivi laser montati su Humvee sono già stati sperimentati in Afghanistan ed Iraq, ufficialmente per fare brillare mine ed ordigni occultati […]

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Sottopongo alcuni articoli che ho estrapolato dalla rete, su argomenti dei quali poco si parla, e poco si è parlato.
Scudi stellari, guerre stellari, armi “ad energia”, tutti argomenti che avevo gia sentito alla fine degli anni settanta, e primi anni ottanta, in piena guerra fredda, e già in quel periodo tanta fatica e tanti “dollari” per simili progetti mi sembrava eccessiva.
Oggi ancora meno.
Che bisogno hanno gli USA di sperimentare, perché è quello che hanno fatto e stanno facendo, nuove potentissime armi. Che bisogno hanno di una difesa “planetaria” contro missili capaci di superare la nostra atmosfera, lanciati da chi poi? Da Siria ed Iran…!
Io penso che se la Siria e l’Iran avessero intenzione di attaccare gli Stati Uniti, non userebbero certo tali costosissime armi, quando sappiamo bene che tipo di “valigette” ci sono in “commercio”, molto più a buon prezzo, e molto più letali.
Ma allora perché investire tanto, e soprattutto perché tanta segretezza? E chi ci crede che l’unione europea non ne sapesse niente? Tutti innocenti tranne l’Impero che colpisce ancora (piaciuta la citazione?)
A meno che il pericolo non venga dall’esterno, intendo dallo spazio.
Mai sentito parlare dell’ asteroide 99942 (2004 MN4), meglio conosciuto come Apophis?
Bel nome vero? Chissà a chi si sono ispirati per darglielo, e perché …
A tal proposito vi segnalo un sito ( che ho inserito anche nella lista dei consigliati):
www.neo.jpl.nasa.gov/risk/a99942html
provate a ciccare su Earth impact table, e divertitevi a calcolarne l’orbita, troverete la cosa molto interessante, ne sono sicuro…

Beh, allora buonanotte…

1 commento:

Anonimo ha detto...

L’installazione di un sistema di difesa missilistica in Europa orientale è praticamente una dichiarazione di guerra.
Provate a immaginare come reagirebbero gli Stati Uniti se la Russia, la Cina, l’Iran o qualunque potenza straniera osasse anche solo pensare di collocare un sistema di difesa missilistica sui confini degli Stati Uniti o nelle loro vicinanze, o addirittura portasse avanti questo piano. In tali inimmaginabili circostanze, una violenta reazione americana sarebbe non solo quasi certa, ma anche comprensibile, per ragioni semplici e chiare.


E’ universalmente noto che la difesa missilistica è un’arma di primo colpo. Autorevoli analisti militari americani la descrivono così: “Non solo uno scudo, ma un’abilitazione all’azione.” Essa “faciliterà un’applicazione più efficace della potenza militare degli Stati Uniti all’estero.” “Isolando il paese dalle rappresaglie, la difesa missilistica garantirà la capacità e la disponibilità degli Stati Uniti a “modellare” l’ambiente in altre parti del mondo.” “La difesa missilistica non serve a proteggere l’America. E’ uno strumento per il dominio globale.” “La difesa missilistica serve a conservare la capacità americana di esercitare il potere all’estero. Non riguarda la difesa; è un’arma di offesa ed è per questo che ne abbiamo bisogno.” Tutte queste citazioni vengono da autorevoli fonti liberali appartenenti alla tendenza dominante, che vorrebbero sviluppare il sistema e collocarlo agli estremi limiti del dominio globale degli Stati Uniti.

La logica è semplice e facile da capire: un sistema di difesa missilistica funzionante informa i potenziali obiettivi che “vi attaccheremo se ci va e voi non sarete in grado di rispondere, quindi non potrete impedircelo.” Stanno vendendo il sistema agli europei come una difesa contro i missili iraniani. Se anche l’Iran avesse armi nucleari e missili a lunga gittata, le probabilità che le usi per attaccare l’Europa sono inferiori a quelle che l’Europa venga colpita da un asteroide. Se dunque si trattasse davvero di difesa, la Repubblica Ceca dovrebbe installare un sistema per difendersi dagli asteroidi. Se l’Iran desse anche il minimo segno di voler fare una simile mossa, il paese verrebbe vaporizzato. Il sistema è davvero puntato contro l’Iran, ma come arma di primo colpo. Fa parte delle crescenti minacce americane di attaccare l’Iran, minacce che costituiscono di per sé una grave violazione della Carta delle Nazioni Unite, sebbene questo tema non emerga.

Quando Gorbaciov permise alla Germania unita di far parte di un’alleanza militare ostile, accettò una grave minaccia alla sicurezza della Russia, per ragioni troppo note per rivederle ora. In cambio il governo degli Stati Uniti si impegnò a non allargare la Nato a est. Questo impegno è stato violato qualche anno più tardi, suscitando pochi commenti in Occidente, ma aumentando il pericolo di uno scontro militare. La cosiddetta difesa missilistica aumenta il rischio che scoppi una guerra. La “difesa” consiste nell’aumentare le minacce di aggressione in Medio Oriente, con conseguenze incalcolabili, e il pericolo di una guerra nucleare definitiva.

Oltre mezzo secolo fa, Bertrand Russell e Albert Einstein lanciarono un appello ai popoli del mondo perché affrontassero il fatto che ci troviamo di fronte a una scelta “netta, terribile ed inevitabile. Dobbiamo porre fine alla razza umana, o l’umanità è disposta a rinunciare alla guerra?” Accettare il cosiddetto “sistema di difesa missilistica” colloca la scelta a favore della fine della razza umana in un futuro non troppo distante.

Da una lettera inviata a Jan Tamáš
24.05.2007
Noam Chomsky

by http://guerrillaradio.iobloggo.com/archive.php?eid=1553